LA COPPA DEI CAMPIONI PER HERRERA

(Stefano Agresti, Tuttosport, 24-4-2002)

Le ceneri di Helenio Herrera adesso sono al loro posto : dentro la Coppa dei Campioni. E il suo nome ha finalmente il rilievo che merita : è scritto sulla lapide che sta ai piedi della tomba, assieme a quello di tutte le squadre nelle quali ha giocato (dal Casablanca all'Atletico Madrid, passando per lo Stade Francais) oppure che ha allenato (dal Siviglia alla Spagna, passando per il Rimini). A 4 anni e mezzo dalla morte - avvenuta il 9 novembre '97 - e dopo un lungo periodo di vergognose dimenti- canze, i resti del Mago riposano dove lui ha sempre desiderato : nel suggestivo cimitero veneziano di San Michele, un'isola in mezzo alla laguna, a stretto contatto con l'amato mare. Ma quanto ha faticato Fiora Gandolfi, coraggiosa vedova, per ottenere ciò che l'allenatore della Grande Inter voleva; e quante umiliazioni ha dovuto sopportare affinché il sepolcro che ha progettato lei stessa venisse collocato nel luogo in cui le avevano promesso. Ora, però, può dire: ce l'ho fatta. Ora quella tomba costruita 4 anni e mezzo fa con un arco romanico, una Coppa dei Campioni in marmo con i manici di bronzo e due date (Buenos Aires,10 aprile1916 - Venezia, 9 novembre 1997), be' ora è splendidamente incastonata incastonata nel reparto evangelico del cimitero di San Michele. Diventerà mèta di pellegrinaggio degli innamorati del vecchio calcio e della vecchia Inter, i quali non dovranno più vagare per l'enorme isola chiedendo a destra e a manca: "Dov'è il Mago?", ottenendo per risposta una scrollata di spalle. Finalmente l'hanno tolto da quel loculo là in alto, su cui non era nemmeno possibile leggere il nome scritto su una targa d'ottone troppo piccola.